JOHN MURRY
“The Stars Are God’s Bullet Holes”
Uno dei beniamini del folk indipendente Americano. John Murry, nato e cresciuto in Mississippi, ma da alcuni anni residente in Irlanda, porta in Italia il suo dark-folk che lo avvicina ad artisti come Mark Lanegan, Father John Misty, Leonard Cohen e Nick Cave, dopo l’uscita di due bellissimi cd come “The Graceless Age” (2012) e “A Short History of Decay” (2017) entrambi prodotti da Michael Timmins dei Cowboy Junkies. Il primo fu segnalato da Uncut come uno dei 10 migliori dischi del 2012, e promosso con 5/5 stelle da The Guardian e Mojo. Il secondo è stata un’ulteriore conferma, con altrettanti elogi da parte delle riviste specializzate, e un’aura quasi mitologica che si è impossessata di Murry, ormai personaggio cult di sicuro interesse.
Murry torna in Italia (dopo l’unica data italiana andata sold out a Firenze nel Novembre 2022) per presentare l’ultimo disco “The Stars Are God’s Bullet Holes” e prodotto dal leggendario John Parish, produttore di “To bring you my love” di P.J. Harvey, “Ballate per piccole iene” degli Afterhours, “Let It Rain” di Tracy Chapman, e “Tutto l’amore che mi manca” e “E’ un momento difficile, tesoro” di Nada.